Negli ultimi anni molti investitori hanno abbandonato la diversificazione internazionale, o perlomeno l'hanno diminuita, per spostarsi prevalentemente sul mercato USA, in quanto dal 2009, il totale dei fondi indicizzati al mercato azionario statunitense è cresciuto di oltre il 660%, mentre il totale dei fondi indicizzati internazionali è cresciuto di circa il 180%. Si tratta di rendimenti annuali superiori al 14% annuo negli Stati Uniti rispetto a meno del 7% annuo nel resto del mondo. Ci sono buone ragioni per questo divario di performance: un settore tecnologico più grande, un dollaro forte, l’economia statunitense che ha ottenuto risultati migliori, ecc. Molti investitori presumono di non aver più bisogno di detenere assets internazionali, perché le grandi società statunitensi ottengono una discreta fetta delle vendite e degli utili all’estero, gli Stati Uniti sono in una posizione dominante nel mercato azionario globale (costituendo circa il 60% del totale come capitalizzazione di mercato), un contesto normativo più favorevole per l’innovazione e il settore tecnologico. Ma attenzione.....Non vi è alcuna garanzia che il mercato azionario statunitense replicherà nei prossimi 15 anni il successo ottenuto negli ultimi 15 anni. Sebbene il mercato azionario statunitense sia stato il chiaro vincitore negli ultimi anni, i vincitori tendono a cambiare di decennio in decennio. Diamo un’occhiata ai rendimenti totali per decennio relativamente alle varie economie sviluppate a partire dagli anni ’70: Ogni decennio ha grandi vincitori e grandi perdenti.
Il dominio degli Stati Uniti potrebbe essere un segno di un cambiamento di paradigma nei mercati globali o potrebbe essere un pregiudizio legato al passato. Non è necessario guardare troppo indietro per individuare il decennio perduto nei titoli azionari statunitensi (è successo dal 2000 al 2009). Negli anni ’70 e ’80, i titoli azionari statunitensi erano più vicini al fondo della classifica che al massimo. Mi piace la diversificazione come forma di gestione del rischio perché aiuta a evitare gli estremi. Ciò significa che non si investirà mai completamente nel rendimento migliore, ma significa anche che non si investirà mai completamente in quello peggiore. La diversificazione apre a vincitori sorprendenti. La diversificazione internazionale potrebbe non proteggere dagli anni brutti o addirittura dai cicli brutti. Ciò che dovrebbe fare è proteggere da decenni terribili. Ogni paese li ha. Anche gli Stati Uniti.
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AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
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