Benzina e diesel entrano infatti nella terza settimana di fila in salita, con le compagnie tutte impegnate a ritoccare i listini verso l’alto.
Anche il metano auto ci sta mettendo del suo, in diversi impianti si è registrato un sostanziale raddoppio del costo del pieno arrivando a toccare anche i 2 euro al kg. Ma che sta succedendo? Per benzina e diesel, la volata dei prezzi è direttamente correlata a quella del petrolio, schizzato ai massimi da 7 anni. Le cause dell’aumento sono molteplici e tutte da inquadrare nel generalizzato aumento di prezzo delle materie prime energetiche post pandemia. Il fabbisogno di energia necessario per la ripresa, a partire dalla Cina, ha dato infatti un enorme stimolo alla domanda, con l’offerta che stenta a tenere il passo. L’ulteriore spinta a un mercato già rialzista è poi arrivata dall’Opec+, l’organizzazione allargata dei Paesi produttori di petrolio, da cui molti si aspettavano un’accordo per un’aumento della produzione di greggio. Tra domanda e offerta si stima quest’anno un deficit di ca. 1,1 milioni di barili al giorno e ca. 1,4 milioni/giorno per l’anno prossimo, tra l’altro, nelle passate settimane anche la produzione americana ha subito degli importanti rallentamenti, complici gli eventi meteorologici estremi che hanno colpito Texas e Louisiana, difficile quindi che una certa normalità nei prezzi arrivi in tempi brevissimi. Stay tuned.
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AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
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