L’uso della lingua inglese è ormai sempre più radicata nel mondo finanziario anche qui in Italia.
I professionisti del settore amano usare termini inglesi per descrivere la finanza. Io personalmente, come consulente finanziario, non amo molto i termini inglesi, anche se mi rendo conto che il loro utilizzo sia ormai obbligatorio. Ecco in poche parole il significato dei termini ASSET E ASSET MANAGEMENT. ASSET: È il termine generico per indicare un bene, una risorsa o un’attività patrimoniale. Prendendolo in senso molto ampio indica qualsiasi cosa che possa avere un valore economico, sia materiale che immateriale. Quando si parla di asset aziendale si intendono sia le risorse tangibili che quelle intangibili fondamentali nella vita dell’impresa in questione. ASSET-MANAGEMENT: Questa definizione racchiude tutte le attività e le tecniche di gestione degli asset di privati e società. I professionisti dell’asset management selezionano gli strumenti finanziari e creano un portafoglio per il cliente che possa raggiungere il miglior rendimento per un determinato livello di rischio. Nel caso in cui tale gestione si occupa di azioni, obbligazioni, denaro liquido, strumenti vari viene definita financial asset management, mentre abbiamo un non-financial asset management se gestisce immobili o patrimoni.
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La pensione, una speranza…
Col passare del tempo passeremo tutti al calcolo contributivo e l’età della pensione crescerà, con il tasso di sostituzione tra pensione e ultimo stipendio che diminuirà, con uno scalone tra il 2030 e il 2040. A oggi, secondo l’Ocse, il tasso di sostituzione italiano lordo al momento della pensione di vecchiaia è del 76,1%, vuol dire che in media oggi tutti, uomini, donne, lavoratori con alti salari o con bassi salari, in qualsiasi settore lavorino prendono di pensione il 76,1% dell’ultimo stipendio se hanno avuto una carriera continua e si ritirano a 67 anni. Tranne Grecia e Spagna che hanno un tasso di sostituzione maggiore del nostro, nel resto del mondo troviamo percentuali decisamente più basse con punte che arrivano anche al 30%. Il sistema pensionistico in Italia è molto gravoso in relazione al Pil e questo andrà sicuramente peggiorando con il passare degli anni. Ad oggi chi ha cominciato a lavorare prima del 1996 andrà in pensione con il sistema misto ovvero con un calcolo retributivo fino al 1995 e successivamente con quello contributivo. Tra il 2030 e il 2040 si “estingueranno” completamente i lavoratori che avevano cominciato la propria carriera prima del 1996 e il calcolo sarà solo contributivo per tutti. La Ragioneria di Stato ha ipotizzato che i pensionandi del futuro riceveranno solo il 59,4% dell’ultimo stipendio, sia per l’effetto dell’anticipo che del calcolo interamente contributivo. Il passaggio al sistema completamente contributivo dovrebbe essere accompagnato da una maggiore copertura previdenziale dei giovani, dando una forte spinta alla previdenza integrativa, che, per il momento, è rimasta priva di nuove agevolazioni a causa delle scarse risorse a disposizione. E’ proprio la previdenza integrativa che va sostenuta, sia da parte dello Stato con maggiori agevolazioni rispetto ad oggi (pur essendo oggi già agevolata), sia da parte dei giovani. I giovani che hanno un lavoro dovrebbero sacrificare una piccola parte del loro reddito, in favore di una futura integrazione della pensione pubblica. Mi rendo conto che è difficile da accettare per i giovani, ma il sacrificio di oggi sarà il salvagente di domani e lo dico per esperienza personale. Con il termine ESG si intendono 3 aspetti che in un futuro prossimo assumeranno sempre più importanza.
E : Environmental, ovvero l'ambiente S : Social, ovvero l’impatto e la relazione con il territorio, con le persone, con i dipendenti, i fornitori, i clienti G : Governance, ovvero i temi di una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e a principi etici. A questo proposito anche i grandi fondi sovrani si stanno muovendo in questa direzione. Ecco cosa scrive Marco Lu su Visualcapitalist : "Con un patrimonio di 11,2 trilioni di dollari , i fondi sovrani guardano sempre più agli investimenti sostenibili man mano che la transizione energetica acquisisce maggiore slancio.I fondi sovrani sono pool di capitale gestiti dal governo, generalmente derivati da riserve in eccesso o entrate derivanti dalle esportazioni di materie prime. Sebbene gli investimenti in asset green siano aumentati in modo significativo negli ultimi anni, essi rappresentano ancora una piccola quota del patrimonio complessivo dei fondi, coprendo meno dell’1% del totale. Le risorse verdi superano quelle nere. Nel 2023, i fondi sovrani detenevano 26 miliardi di dollari in investimenti verdi, superando di oltre il doppio gli investimenti neri. Mentre le risorse verdi includono investimenti in energie rinnovabili e veicoli elettrici, le risorse nere riguardano i combustibili fossili e le risorse limitate. Quasi la metà delle attività verdi sono detenute da fondi del Golfo che stanno incanalando i proventi energetici in investimenti sostenibili. Ad esempio, un importante fondo degli Emirati Arabi Uniti ha partecipazioni nella Tata Power Renewables con sede in India, una società eolica offshore con sede in Germania e in una società solare residenziale statunitense. Nel frattempo, il fondo dell’Arabia Saudita detiene una partecipazione del 44% nella società di servizi pubblici ACWA Power, che sta lavorando per aumentare la propria capacità di idrogeno. Oltre a ciò, il fondo di Singapore sta effettuando investimenti chiave in asset sostenibili. Nel 2022, ha creato un braccio di investimenti da 5 miliardi di dollari focalizzato sulla decarbonizzazione dell’economia globale. Il governo della Nuova Zelanda, che gestisce un altro fondo leader che investe nelle energie rinnovabili, ha collaborato con BlackRock nel 2023 per lanciare un fondo da 1,2 miliardi di dollari incentrato sulle infrastrutture climatiche. Il fondo ha lo scopo di accelerare gli sforzi di decarbonizzazione del Paese in quanto mira a diventare tra i primi paesi ad avere fonti rinnovabili che alimentano il 100% del proprio sistema elettrico." |
AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
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