Ottobre è il mese dedicato all'educazione finanziaria, un'opportunità preziosa per migliorare la nostra comprensione delle finanze personali e promuovere una gestione consapevole delle risorse economiche.
n questo articolo, esploreremo l'importanza di questo mese, le attività principali e i benefici che ne derivano. L'importanza dell'Educazione FinanziariaL'educazione finanziaria è fondamentale per:
Le attività del MeseDurante il mese di ottobre, vengono organizzate una serie di attività per promuovere l'educazione finanziaria:
I benefici dell'Educazione FinanziariaInvestire nell'educazione finanziaria porta numerosi vantaggi, tra cui:
ConclusioneIl mese di ottobre rappresenta un'importante opportunità per riflettere sulla nostra educazione finanziaria e per migliorare le nostre competenze in questo ambito. Partecipare alle attività promosse e informarsi sulle migliori pratiche di gestione del denaro può avere un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana e sul nostro futuro finanziario. Non sottovalutiamo l'importanza dell'educazione finanziaria: è un investimento per la nostra sicurezza e benessere economico.
0 Comments
Poche regole, ma molto importanti da tenere in considerazione quando si decide di fare un'investimento finanziario.
Quando si considera un investimento finanziario, è importante tenere in considerazione vari fattori per assicurarsi che l'investimento sia appropriato per i propri obiettivi, la propria situazione finanziaria e il proprio grado di rischio. Ecco alcuni elementi chiave da considerare:
Quando si parla di investimenti, è fondamentale capire quale sia il proprio orizzonte temporale di investimento.
Questo perché, in base al tempo, è possibile adeguare il livello di rischio che si è disposti a sopportare e l’attesa di rendimento alla quale si ambisce. Al fattore tempo è intrinsecamente collegato il fattore “interesse”, sia esso semplice o composto: parliamo di interesse semplice quando si ha la somma algebrica degli interessi di ogni singolo anno calcolati esclusivamente sul capitale di partenza, mentre l’interesse composto è calcolato su quanto già accumulato negli anni precedenti. Nel breve termine, questo potrebbe non fare molta differenza, ma nel lungo periodo crea un divario incolmabile. Dobbiamo sempre ricordarci che il timing con cui si effettua un investimento non è decisivo, mentre lo è il tempo trascorso sul mercato: più l’orizzonte è lungo, maggiori sono le opportunità di rendimento e minore è il rischio di incorrere in fasi temporanee di negatività. Ovviamente il “lungo termine” non è la panacea di tutti i mali, ma è una variabile fondamentale da considerare in una strategia di investimento, in grado di trasformare una scelta finanziaria in un buon investimento. Pictet L’uso della lingua inglese è ormai sempre più radicata nel mondo finanziario anche qui in Italia.
I professionisti del settore amano usare termini inglesi per descrivere la finanza. Io personalmente, come consulente finanziario, non amo molto i termini inglesi, anche se mi rendo conto che il loro utilizzo sia ormai obbligatorio. Ecco in poche parole il significato dei termini ASSET E ASSET MANAGEMENT. ASSET: È il termine generico per indicare un bene, una risorsa o un’attività patrimoniale. Prendendolo in senso molto ampio indica qualsiasi cosa che possa avere un valore economico, sia materiale che immateriale. Quando si parla di asset aziendale si intendono sia le risorse tangibili che quelle intangibili fondamentali nella vita dell’impresa in questione. ASSET-MANAGEMENT: Questa definizione racchiude tutte le attività e le tecniche di gestione degli asset di privati e società. I professionisti dell’asset management selezionano gli strumenti finanziari e creano un portafoglio per il cliente che possa raggiungere il miglior rendimento per un determinato livello di rischio. Nel caso in cui tale gestione si occupa di azioni, obbligazioni, denaro liquido, strumenti vari viene definita financial asset management, mentre abbiamo un non-financial asset management se gestisce immobili o patrimoni. La pensione, una speranza…
Col passare del tempo passeremo tutti al calcolo contributivo e l’età della pensione crescerà, con il tasso di sostituzione tra pensione e ultimo stipendio che diminuirà, con uno scalone tra il 2030 e il 2040. A oggi, secondo l’Ocse, il tasso di sostituzione italiano lordo al momento della pensione di vecchiaia è del 76,1%, vuol dire che in media oggi tutti, uomini, donne, lavoratori con alti salari o con bassi salari, in qualsiasi settore lavorino prendono di pensione il 76,1% dell’ultimo stipendio se hanno avuto una carriera continua e si ritirano a 67 anni. Tranne Grecia e Spagna che hanno un tasso di sostituzione maggiore del nostro, nel resto del mondo troviamo percentuali decisamente più basse con punte che arrivano anche al 30%. Il sistema pensionistico in Italia è molto gravoso in relazione al Pil e questo andrà sicuramente peggiorando con il passare degli anni. Ad oggi chi ha cominciato a lavorare prima del 1996 andrà in pensione con il sistema misto ovvero con un calcolo retributivo fino al 1995 e successivamente con quello contributivo. Tra il 2030 e il 2040 si “estingueranno” completamente i lavoratori che avevano cominciato la propria carriera prima del 1996 e il calcolo sarà solo contributivo per tutti. La Ragioneria di Stato ha ipotizzato che i pensionandi del futuro riceveranno solo il 59,4% dell’ultimo stipendio, sia per l’effetto dell’anticipo che del calcolo interamente contributivo. Il passaggio al sistema completamente contributivo dovrebbe essere accompagnato da una maggiore copertura previdenziale dei giovani, dando una forte spinta alla previdenza integrativa, che, per il momento, è rimasta priva di nuove agevolazioni a causa delle scarse risorse a disposizione. E’ proprio la previdenza integrativa che va sostenuta, sia da parte dello Stato con maggiori agevolazioni rispetto ad oggi (pur essendo oggi già agevolata), sia da parte dei giovani. I giovani che hanno un lavoro dovrebbero sacrificare una piccola parte del loro reddito, in favore di una futura integrazione della pensione pubblica. Mi rendo conto che è difficile da accettare per i giovani, ma il sacrificio di oggi sarà il salvagente di domani e lo dico per esperienza personale. Oggi voglio proporvi un'interessante articolo di Sara Silano, caporedattore di Morningstar Italia.
Sara descrive in modo molto esaustivo quali comportamenti andrebbero tenuti per diventare investitori migliori. Sara Silano scrive : " Se pensate che la ricetta per diventare investitori migliori sia prendere la calcolatrice, riempire un foglio di formule, conoscere i segreti del trading e dei mercati finanziari, siete sulla strada sbagliata. Il primo ingrediente è fissare gli obiettivi, ossia domandarsi: “Sto mettendo da parte dei soldi per cosa?”. La risposta potrebbe non essere così ovvia. Perché, ad esempio, devo risparmiare adesso che sono giovane per quando andrò in pensione? In fin dei conti non vedrò i frutti dei miei sforzi prima di 20-30 o più anni. Meglio pensare all’oggi: posso comprare un nuovo smarthphone o un’auto più bella. La mappa degli obiettivi Il motivo per cui spesso fatichiamo a fissare gli obiettivi è la cosiddetta distanza psicologica, ovvero lo spazio soggettivo che percepiamo tra noi stessi e le cose, gli eventi o le persone. Ciò che è lontano ci coinvolge meno. Quando prendiamo delle decisioni, assumiamo almeno tre criteri: qual è la probabilità che un evento accada, quando, come e a chi. Attraverso queste lenti, il “noi, qui ed ora” ci sembra più importante rispetto a il “loro, lontano e fra decenni”. La ragione è un’inclinazione cognitiva, nota come present bias, che ci fa percepire il presente come amplificato e il futuro ristretto. Indipendenza finanziaria Proprio per questo motivo, molte persone tendono a spendere tutto il loro stipendio o gran parte di esso in breve tempo. In realtà, il segreto per un benessere duraturo è far fruttare una parte del reddito da lavoro, in modo che generi nuovi flussi di denaro. Uno dei canali principali è l’investimento in strumenti finanziari che generino rendimenti; un altro può essere l’immobiliare (rendita derivante dall’affittare un appartamento a terzi, ad esempio). Per diventare finanziariamente indipendenti è necessario che una parte del proprio stipendio vada ad alimentare altre fonti di rendimento e non sia impiegato tutto per le spese correnti o per pagare i debiti di quelle passate. In pratica, bisogna valutare le decisioni di spesa di oggi, mettendole in una prospettiva di lungo periodo. Non dimentichiamo che “economia” significa usare in modo razionale il denaro per soddisfare dei “bisogni (presenti e futuri)” e che questi sono differenti dai “desideri”. Ad esempio, comprare ogni settimana un nuovo paio di scarpe può essere un’aspirazione ma non è una necessità. Domande, domande, domande Una volta che accettiamo di volerci costruire un benessere finanziario sostenibile per tutta la nostra vita, dobbiamo trovare gli strumenti finanziari adatti. Confrontando tra loro degli investimenti è importante guardare alla capacità di generare reddito futuro più che al loro valore attuale. Se vogliamo acquistare un prodotto finanziario, ad esempio un fondo o una polizza vita, dobbiamo innanzitutto domandarci: capisco quello che sto comprando? Sono in grado di descriverlo con parole mie? Perché lo metto in portafoglio? E davvero la migliore soluzione per me? Per i propri investimenti, ci si può affidare a un consulente finanziario. Come per la scelta dei prodotti, anche quella del servizio deve essere fatta in modo oculato. Ad esempio, è importante sapere come viene remunerato il professionista: attraverso retrocessioni da parte delle società di gestione o con una parcella per il servizio offerto? Il consulente è indipendente o dipendente da una banca o da una società di intermediazione? Colloca solo strumenti finanziari della casa o anche di terzi? Investitori migliori I prodotti e servizi finanziari possono essere volutamente opachi e la responsabilità di proteggere i nostri interessi ricade primariamente su noi stessi, in qualità di investitori e proprietari del nostro patrimonio. Leggere, informarsi, acquisire i concetti economici e finanziari di base, ma anche non stancarsi di fare domande ed evitare ciò che non ci è chiaro o di cui non comprendiamo il funzionamento sono tutti buoni modi per diventare investitori migliori." Tutti noi abbiamo ricevuto strane email che promettevano guadagni facili e in poco tempo e le abbiamo immediatamente cestinate.
Ma non tutte le truffe sono così facili da identificare. Quante volte siti farlocchi che si spacciano per veri, ci richiedono di aggiornare i nostri account ? Questo permette ai truffatori di reperire informazioni personali. Come si fa a proteggersi da schemi così subdoli? Ecco alcuni suggerimenti: 1. Metti in dubbio tutto Questo è il modo migliore in cui puoi proteggerti, non solo dalle frodi finanziarie, ma dalla maggior parte delle truffe. Se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. Quando ti propongono un affare “sensazionale”, fai molte domande del tipo: perché me lo offri? Cosa ne guadagni tu (chi te lo propone)? Perché c'è tanta urgenza? Cosa succede se aspetto qualche giorno? Se la persona a cui vengono poste le domande si arrabbia o smette di rispondere, molto probabilmente sei davanti a una truffa. 2. Rivedi tutti gli account e le password Tieni d'occhio tutti i tuoi conti bancari e le carte di credito. Controlla regolarmente i tuoi estratti conto e assicurati di riconoscere tutte le transazioni fatte. E, anche se può sembrare ovvio, mantieni le tue password private e complesse. E non utilizzare le password per più account. 3. Non condividere mai informazioni personali sui social media Le banche non richiedono mai per email i vostri dati personali, ne le vostre password. Condividi le informazioni solo quando sei completamente sicuro di chi le sta ricevendo. E non comunicare mai informazioni bancarie, sulla carta di credito o dati personali su qualsiasi social media. 4. Proteggi la tua identità: tieni traccia delle tue dichiarazioni Controlla con attenzione le transazioni sugli estratti conto della banca e della carta di credito per assicurarsi che siano in linea con le transazioni che hai effettuato. E se riscontri una discrepanza, avvisa immediatamente la banca, prima telefonicamente e poi tramite posta certificata, richiedendo una ricevuta di ritorno. 6. È Amazon? O Amaazon? C'è una “o” in più nell'email che hai ricevuto da Google? O il logo del sito ti sembra strano ? Come dicevo all’inizio, i truffatori usano spesso nomi di marchi comuni per ingannare le persone e superare i filtri della posta, e pensando di lavorare con aziende fidate potremmo inconsapevolmente cadere in una truffa. Assicurati di lavorare con il marchio, il sito o la persona che conosci e di cui ti fidi, prima di inviare qualsiasi informazione finanziaria. 8. Non inviare denaro a persone che non conosci Quanto spesso si sente in televisione di persone, soprattutto anziani, aggirate con la scusa di parenti in difficoltà che necessitano di denaro. Le cose non sono sempre come sembrano. Non inviare mai denaro a qualcuno che non conosci. E anche se invii denaro a persone che conosci, verifica i fatti prima di inviare qualsiasi cosa, perché una volta che il denaro è andato potrebbe essere impossibile farlo tornare indietro. Le polizze vita sono tra i prodotti finanziari più diffusi in Italia.
Vediamo ora le differenze. Le polizze caso morte hanno lo scopo di tutelare i beneficiari nel caso di morte prematura di chi ha stipulato l’assicurazione. Ad esempio vengono stipulate da chi svolge lavori pericolosi, proprio per tutelare a livello economico i famigliari, garantendo ai beneficiari un capitale o una rendita, nel caso in cui il lavoratore che ha stipulato la polizza venga a mancare. Sono quindi polizze di tutela. Le polizze caso vita invece sono dei meri prodotti d’investimento, queste si dividono tra polizze di Ramo I o di Ramo III. Le Ramo I hanno la restituzione garantita del capitale dedotte le commissioni, questa garanzia è dovuta al fatto che la compagnia investe generalmente in Titoli di Stato. Nel caso invece delle Ramo III, la compagnia assicuratrice investe i premi in un paniere di azioni (Index Linked) o in fondi comuni d'investimento (Unit Linked). Alla scadenza della polizza il capitale restituito sarà superiore o inferiore al capitale versato in base all’andamento dei mercati, non garantendo quindi il capitale versato. E’ importante sapere come nelle Ramo I, la gestione del capitale viene definita “separata” ovvero viene tenuta distinta dai mezzi propri della compagnia di assicurazione. Le polizze vita sono : - impignorabili e insequestrabili, - sono esenti dalle imposte di successione, - escono dall’asse ereditario e possono essere trasferite a soggetti esterni al proprio nucleo familiare, - solamente le Ramo I non pagano il bollo dello 0,2% annuo. Attenzione però….non è tutto oro quello che luccica. Molto importante è conoscere alla perfezione sia le caratteristiche che i costi della polizza che si va a firmare, in quanto questo genere di prodotti non è adatto a tutti e spesso si finisce per sottoscrivere un prodotto che non soddisfa le proprie esigenze. Dare una risposta univoca al quesito è impossibile.
Troppi fattori entrano in gioco, come ad esempio l’obiettivo finanziario, l'orizzonte temporale, il livello di rischio che si è disposti a sopportare e la conoscenza finanziaria. In generale, una buona strategia di diversificazione può aiutare a mitigare i rischi e massimizzare le opportunità di rendimento. Tuttavia, è da ricordare che nessuna strategia di investimento è priva di rischi e che è importante consultare un consulente finanziario prima di prendere decisioni significative sugli investimenti. Molto importante è valutare se questi 100.000 euro fanno parte di un patrimonio più ampio o sono tutto il patrimonio dell’investitore. Ecco una possibile suddivisione di un investimento di 100.000 euro, se fanno parte di un patrimonio più ampio, in base a diverse categorie di asset: 1. Azioni: Ad esempio il 50%, potrebbe essere destinata a investimenti in azioni, magari attraverso un fondo comune di investimento, tenendo in considerazione che gli investimenti azionari possono offrire potenziali rendimenti elevati, ma comportano anche un maggiore rischio. Di conseguenza la valutazione dei rendimenti NON deve essere fatta anno per anno, ma globalmente dopo almeno 6/7 anni. 2. Obbligazioni: Le obbligazioni sono generalmente considerate meno rischiose rispetto alle azioni e possono fornire un flusso di reddito stabile. Si potrebbe destinare una parte del portafoglio, ad esempio il 30%, a obbligazioni di vario tipo, come obbligazioni governative o societarie. 3. Liquidità: Mantenere una certa quantità di liquidità è importante per far fronte a spese impreviste o per sfruttare opportunità di investimento a breve termine o per ulteriori acquisti nelle fasi negative di mercato. Riservare quindi una parte del portafoglio, ad esempio il 10%, in asset liquidi come conti bancari o strumenti del mercato monetario. 4. Materie prime: Alcuni investitori considerano l'inclusione di materie prime, come oro, argento o petrolio, nel loro portafoglio per diversificare ulteriormente. Potresti destinare una piccola percentuale, ad esempio il 10%, a investimenti in materie prime, acquistate tramite ETF/ETC. (Per sapere cosa sono, vedere il post di riferimento) Se invece per un risparmiatore i 100.000 euro sono tutti i suoi risparmi, le percentuali potrebbero essere cosi suddivise : 1. Azioni: 35% 2. Obbligazioni: 35% 3. Liquidità: 25% 4. Materie prime: 5% Perchè è importante la pianificazione finanziaria ?
E soprattutto…. viene svolta correttamente da chi gestisce il vostro patrimonio ? La pianificazione finanziaria è molto importante, in quanto essendo il processo che coinvolge la valutazione della situazione finanziaria di una persona, la definizione degli obiettivi finanziari e la creazione di un piano per raggiungerli può determinare il successo o l’insuccesso nella gestione dei vostri soldi. Per i risparmiatori, la pianificazione finanziaria può essere cruciale per garantire una gestione oculata delle finanze personali e degli investimenti nel lungo termine. Una corretta pianificazione finanziaria dovrebbe essere composta da come minimo queste componenti :
Svolgere questo compito in maniera oculata, è sinonimo di corretta consulenza finanziaria. |
AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
Usate le categorie qui sotto per navigare tutti i post in maniera ragionata
Tutti
Questo sito web utilizza tecnologie di marketing e di monitoraggio. La disattivazione comporta la disabilitazione di tutti i cookie, ad eccezione di quelli necessari per il funzionamento del sito web. Considera che alcuni prodotti potrebbero non funzionare altrettanto bene senza i cookie di monitoraggio. Rifiuto dei cookie |
OrariLunedi - Venerdi : 09.00 - 18.30
|
Telefono338 230 5825
|
|