Ben 1.371 miliardi sono parcheggiati sui conti correnti. Non si incassano interessi, non si spende, non si investe.
Dai dati Abi il tasso di remunerazione medio di questa liquidità è dello 0,38%, ma l’inflazione marcia allo 0,9% su base annua, la remunerazione non è quindi sufficiente a mantenere integro il capitale «parcheggiato» e scendendo nel dettaglio degli strumenti più utilizzati dalle famiglie si scopre che i conti correnti tradizionali rendono zero e costano. La paura degli italiani frena gli investimenti finanziari, facendo credere loro che investire sia pericoloso, ma non investire lo è molto di più. Diecimila euro posteggiati su un conto infruttifero dopo cinque anni diventano poco più di 9 mila, per colpa di costi e inflazione. Investiti in obbligazioni internazionali, ipotizzando di riuscire a ottenere gli stessi rendimenti medi del periodo 1900-2017, dopo cinque anni possono diventare 11 mila. L’elaborazione realizzata da AdviseOnly tiene conto di un periodo di tempo molto lungo, in cui si sono susseguiti periodi buoni e stagioni cattive per i mercati. Nella si può vedere come nel lungo periodo non solo investire è più remunerativo, ma il pericolo di perdere denaro è più reale lasciando i soldi fermi sul conto corrente.
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AutoreAndrea Fumasi Archivio
Novembre 2021
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