Fare previsioni sui mercati è una cosa che lascio fare volentieri ai sedicenti analisti o strateghi del settore finanziario (l’ultimo mio post trattava di questo).
Oggi voglio soffermarmi sul come i nostri investimenti influiscono sulla componente psicologica, soprattutto nelle fasi negative di mercato. A tal proposito vorrei condividere con voi 3 concetti fondamentali espressi da Sarah Newcomb, economista comportamentale di Morningstar, che ritengo di estrema importanza. 1. “Ricorda che il 'valore' del tuo portafoglio è sempre ipotetico fino a quando non vendi effettivamente”. 2. “Spostare denaro da investimenti rischiosi verso soluzioni più prudenti, al fine di ridurre le nostre perdite, potrebbe farci sentire più al sicuro nel breve periodo, ma rischia di trasformarsi in un autogol nel lungo termine. Diversi studi mostrano che le persone che spostano i loro soldi più frequentemente tendono a sottoperformare costantemente il mercato” 3. Controllare costantemente il tuo portafoglio dopo aver subito una perdita porterà solo a ulteriore stress e, in futuro, a commettere probabilmente degli errori comportamentali”. Soffermandoci un’attimo a riflettere, ci possiamo rendere conto di quanto siano corretti questi concetti, ma soprattutto di quanto spesso non vengano applicati, con ripercussioni su ansia e stress. Ne vale la pena ? Non siamo già stressati o ansiosi per la vita che quotidianamente viviamo ? Viviamo la nostra vita e lasciamo che i nostri investimenti lavorino nel tempo.
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AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
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