Come spesso mi capita di dire, la diversificazione, è il pilastro fondamentale nella costruzione di un portafoglio.
Non è la soluzione definitiva, esistono altre accortezze da mettere in campo, ma ha una rilevanza molto importante per far si che in situazioni negative di mercato il portafoglio non subisca cali rilevanti . La mancanza di educazione finanziaria di gran parte dei risparmiatori, induce molti operatori del settore come consulenti, ma soprattutto banche, a costruire portafogli con all’interno dieci, quindici addirittura venti fondi diversi, spacciando al cliente la tesi che più fondi ci sono all’interno del portafoglio, più questo è diversificato. Alcuni poi inseriscono nei portafogli più case di gestione facendo credere in una diversificazione ancora più “diversificata”. Questo è inutile. Un portafoglio ben diversificato lo si può costruire con un numero molto esiguo di fondi, in quanto questi sono già per loro natura diversificati. Per assurdo, un portafoglio può contenere anche solo 3 fondi ed essere già discretamente diversificato. Un fondo AZIONARIO GLOBALE, uno OBBLIGAZIONARIO GLOBALE e uno sulle MATERIE PRIME, più della liquidità…..punto ! Ho chiaramente estremizzato e ci sarebbe molto altro da dire sulla diversificazione, ma come a volte mi è capitato di vedere, certi portafogli con all’interno decine e decine di fondi, sono tutt’altro che diversificati, ma…..il cliente non lo sa. Date un’occhiata ai vostri portafogli !!!
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AutoreAndrea Fumasi Archivio
Ottobre 2024
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